
Tra le storie di ex allievi che dopo gli studi in Accademia hanno iniziato un’attività in proprio c’è da raccontare quella di Natalia Rabb. Classe 1996, nata a Kisvarda, cittadina dell’Ungheria orientale, e laureata in Economia, la vita di Natalia sembrava destinata a una carriera fatta di numeri e bilanci. E invece il destino aveva scritto per lei un copione ben diverso, con quattro capitoli importanti: gli studi a Roma, l’incontro con l’amore e la scoperta di una grande passione: la cucina. Del quarto capitolo parleremo alla fine.
Gli studi in Italia e la pandemia
Natalia arriva in Italia nel 2019, e la sua vita scorre tra corsi di economia e amicizie nuove, fino al marzo 2020, quando la pandemia la costringe a fermarsi. Quello che per molti è stato un tempo sospeso, per Natalia diventa l’inizio di una trasformazione. Chiusa in casa, inizia a cucinare: prima per necessità, poi per curiosità, infine per piacere. Si accorge che impastare, tagliare, cuocere sono gesti che la fanno sentire viva. Passata l’emergenza, Natalia decide di non archiviare quella scoperta come una parentesi. Grazie alle conoscenze del suo fidanzato, si forma a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), tra il ristorante La Croisette e il Boka, dove apprende le basi della professione.
Il regalo di compleanno
Ma è nell’estate del 2022 che arriva la rivelazione. Per festeggiare il suo compleanno, il fidanzato Paolo Ricci – imprenditore molisano conosciuto a Roma – la porta a Castel di Sangro, al ristorante Reale dello chef tre stelle Michelin Niko Romito. Non è soltanto un’esperienza gastronomica: quella cena le spalanca un mondo. Scopre l’esistenza di un’Accademia di cucina legata al grande chef abruzzese e, da quel momento, non ha più dubbi.
Allieva del 18° Corso dell’Accademia
A marzo 2023 Natalia varca la soglia dell’Accademia Niko Romito per frequentare il 18° Corso di Cucina Italiana Professionale. Mesi intensi di studio e di rigore, di tecniche affinate e di sacrifici quotidiani, che si concluderanno con un attestato che non è soltanto un traguardo, ma il lasciapassare verso un futuro nuovo: quello di cuoca professionale.

Natalia nella cucina di Fonte Olivi
«Lezioni indimenticabili»
Di quella esperienza indimenticabile Natalia ha fissato nei cassetti della memoria due momenti basilari: le lezioni di cucina nel laboratorio dell’Accademia e il periodo di formazione a Rivisondoli. «Avendo studiato economia, le lezioni teoriche dedicate all’organizzazione, al food cost e al management erano il mio pane. Ma era quando salivo ai laboratori di cucina a studiare con i maestri Mazza e Bellavia e con gli altri docenti del corso che mi sentivo protagonista di quello che sentivo già il mio mondo».
Full immersion a Rivisondoli
A luglio arriva l’altro appuntamento importante: la formazione al ristorante Reale di Rivisondoli, la cucina che ha visto nascere l’universo Romito. «Un’esperienza incredibile, una full immersion che ti permette di conoscere il mondo della ristorazione dalla A alla Z», prosegue Natalia. «Il nostro era un gruppo molto affiatato e la squadra molto compatta. Se c’era qualcuno che aveva un momento di sofferenza ognuno era pronto a dargli sostegno. Io ricordo di aver fatto un po’ di tutto: i secondi, poi i primi e alla fine dell’esperienza anche i dolci».
Tirocinio a Spazio Milano
Conclusa l’esperienza di Rivisondoli, Natalia si prepara ad affrontare il tirocinio professionale. «Ho avuto la fortuna di farlo a Milano, nelle cucine di Spazio, una vera e propria palestra dove da tutti ho avuto qualcosa da imparare», si emoziona l’ex allieva. «Attenzione, cura, materia prima, visione, confronto, professionalità… sono stati per me mesi di crescita esponenziale».
Un antipasto per l’esame finale
A dicembre l’esame finale, quello che testimonia il livello di professionalità che ogni allievo ha raggiunto nel suo percorso in Accademia. «Ho preparato un antipasto: porro fondente con crema di nocciole marinata», riprende Natalia. «Un piatto equilibrato, dove contrasti e consistenze si fondono e assicurano piacere. Sono stata molto soddisfatta di quel piatto, e anche la commissione esaminatrice guidata dallo Chef mi ha assegnato un voto molto buono».
In Molise radici e innovazione
Il passo successivo è una scelta di vita condivisa. Paolo Ricci decide di affidarle un antico casolare di famiglia a Larino, in Molise. L’edificio – immerso tra ulivi secolari e un panorama mozzafiato – viene ristrutturato con cura e trasformato in un ristorante con dimora. Nasce così Fonte Olivi, inaugurato il 24 maggio 2025. Una dimora ristorante che racconta la loro storia: la passione di Natalia, il sostegno di Paolo, la fusione tra radici e innovazione. Insieme al suo vissuto, nei piatti che costruisce Natalia non fa mancare le sue scelte fatte di territorialità, stagionalità, materia prima a chilometro zero. I piatti del suo menù sono lo specchio del Molise.
- Fettuccine crema di peperoni e ricotta salata
- Taccozze con pomodorini freschi
- Stropicciata di uova con tartufo del Molise
- Baccalà al vapore con purè e verdure
- Vitello tonnato con olive e frutti del cappero
- Spuma di zabaione al mosto cotto
Il menù come specchio del territorio
Come le taccozze con i pomodorini freschi, o le fettuccine fatte sempre in casa con crema di peperoni e ricotta salata: piatti identitari realizzati con la cura e la sapienza del presente. O anche i ravioli di burrata con fiori di zucca, zafferano e scaglie di grana: tra i piatti stagionali più richiesti a Fonte Olivi. E che dire della stropicciata di uova con sfoglie di tartufo nero del Molise o del vitello tonnato con olive taggiasche e frutto del cappero? O, ancora, della sfera di parmigiano con crema di peperone e del filetto di manzo con patate al forno e verdure di stagione? Anche con i dolci Natalia non tradisce la stagionalità, per cui la vediamo spaziare dalla tortelletta ai lamponi freschi allo spuma di zabaione al mosto cotto, a seconda della disponibilità di frutti e prodotti. Non a caso i fornitori di Fonti Olivi provengono tutti dal territorio abruzzese-molisano.
Dai fornelli all’altare
Oggi, a 29 anni, Natalia Rabb è l’esempio di come un imprevisto – la pandemia – possa cambiare radicalmente una traiettoria. Dal mondo dell’economia ai fornelli, dall’Ungheria al cuore dell’Italia, la sua è la storia di una passione che si fa mestiere e di un sogno che, da personale, diventa collettivo: dare vita a un luogo in cui il cibo non è solo nutrimento, ma storia, identità, incontro, bellezza. A proposito di bellezza… il quarto capitolo è il più bello di tutti: agli inizi di settembre 2025 Natalia e Paolo si sono sposati. Amore e cucina. Il binomio perfetto per aprire tanti nuovi capitoli.
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